DEDICATE
A PAPA’
Caro il mio vecchierello,
Che al mattino doni
Il sorriso più bello
Che al cuore manda
Una gran pace,
Una forza e un calore
Ardente come brace.
Sei un grande inventore,
A tutto dai colore ,
come primavera al mattino
con dolce fresca carezza
risvegli
per me e la famiglia
desiderio di imitarti,
rendendomi fiera
serena e appagata
di essere tua figlia.
A MIA MADRE
Mamma mia bella,
dolce e forte,
luminosa come una stella,
da sempre sei la luce
che rischiara il
giorno
e la sera fughi,
pur nella penombra,
il velo della fatica
a tutti intorno.
Mamma premurosa
Per consolare o prevenire,
incertezza dei figli scompare ,
come un alito di vento
che per attimo
ha fatto sussultare.
Mamma generosa,
che tutto dà e nulla
tiene
per sé stessa dimentica
le cure e la speme.
Bene e conforto sono
Inesauribili e duraturi,
da guerriera instancabile
sposo e prole rendi sicuri.
ALLA FAMIGLIA
Quanto riempie il cuore e la vita
Sentire il calore
Di una cura infinita.
Non sai da chi viene
Da nonno , padre o figlia
Ma amore rincuora
L’intera famiglia.
Poco importa
se vicini o lontani
legami indissolubili
ci tengono le mani.
Mai può star solo
Chi in te confida
Chi la fiamma emblema
Contempla e tiene viva.
E se per un attimo
Arriva lo scontento
Il conforto dirompe
Anche se par lento,
nel suo abbraccio
ti puoi abbandonare
perché la famiglia
fortemente sa amare.
AI RICORDI
Nel pallido sole
Di un’ attesa primavera
vedo te che sogni,
presa da spasmodico
dolce volere
di rivivere ,
o di dar sembianza,
ai ricordi nel tempo,
alla bimba che spera.
Serene le giornate
Trascorse a giocare,
Ridere e gioire,
accompagnate da melodie
ripetutamente cantate.
Serene le notti
Rigeneranti e non
temute
Nella vecchia casa
Testimone amoroso
Delle esperienze
vissute.
Intanto crescevi
E impegnavi ogni momento
A dividere con gli altri
Giochi , storie , divertimento.
Non sembrano concluse
Le leggere ore
trascorse,
le sommate primavere
ti fan proceder lento…
ma è nostalgia di
rincorse!
MARZO
Tra coriandoli e mascherine
Ti trovi nel mezzo
Col mese di aprile.
Birichino o bugiardo
A giorni mi rallegri
Con luci e colori,
ma quel maledetto ,
Il cinque , è il
rimpianto
Che causa dolori.
Eppur sei foriero
Di melodie e profumi,
Di Tiepidi soli e
Di fresche giornate,
di grigliate di fumi
levatisi leggiadri
da prati verdi e fioriti
nelle spensierate
scampagnate.
Il festoso rincorrersi
dei cuccioli ,i colori dei fiori,
narcisi e fresie , calle e viole,
le allegre passeggiate,
il rotolarsi dei bimbi sulla sabbia
felici sotto il sole,
tutto si rinnova
ineluttabilmente
e tu , Marzo, sornione
stimoli così la mente.
QUATTRO CUCCIOLI
Quattro cuccioli
bianconeri
Andavano a spasso
Per diversi sentieri.
Il primo lungo appena una spanna
Andava alla ricerca della sua mamma;
il secondo piùlungo tre volte
andava a caccia di
una volpe;
infine gli altri due andavano appaiati
saltellando un poco distratti.
Un bel giorno senza premura
Convennero a distanza
Nei pressi di una radura.
Ad attirarli sul nasino
Insisteva un profumino
Che li condusse dopo due ore
In un cortile piccolino.
Si studiavano stupiti
E anche un po’ rapiti
Quando dall’uscio di una casa
Spuntò una ciotola
di latte rasa.
Avvicinandosi con circospezione
Anelavano alla buona colazione
E così nel cortile assolato
Il loro appetito fù soddisfatto.
Apparve poi la
donnina
Che con loro fù carina
Offrendo a loro affamati
Uno anziché tanti piatti.
Da quel dì senza timore
Trovarono rifugio
Compagnia e calore,
perché i cuccioli
come le persone
vivono insieme
in pace e condivisione.
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